CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEGLI EVENTI DELL’ ANNO DELLA FEDE : "SOLENNE ADORAZIONE EUCARISTICA IN CONTEMPORANEA MONDIALE" E "GIORNATA DELL’ EVANGELIUM VITAE "

28-05-2013

Print Mail Pdf

7H7B3444 - Versione 2

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si tiene la conferenza stampa di presentazione degli Eventi dell’Anno della fede: "Solenne Adorazione Eucaristica in contemporanea mondiale" (Basilica di San Pietro, 2 giugno 2013) e "Giornata dell’Evangelium Vitae" (Piazza San Pietro, 15-16 giugno 2013).
Intervengono S.E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e S.E. Mons. José Octavio Ruiz Arenas, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.Pubblichiamo di seguito l’intervento di S.E. Mons. Rino Fisichella:

INTERVENTO DI S.E. MONS. RINO FISICHELLA
L’Anno della fede prosegue il suo cammino fecondo e ricco di iniziative sia nelle diocesi che negli incontri con Papa Francesco. La riuscita degli eventi finora programmati è di particolare conforto, ma più ancora che i numeri certamente significativi - che ad oggi mostrano una presenza di pellegrini di circa 4.300.000 - va considerata l’attiva partecipazione alla preghiera, alla riflessione e al coinvolgimento spirituale, che ha evidenziato la maturità con la quale le diverse realtà ecclesiali coinvolte e i pellegrini in genere si inseriscono in questa esperienza ecclesiale.

Oggi presentiamo due eventi che segnano l’ulteriore percorso dell’Anno della fede.
In primo luogo si tratta dell’Adorazione Eucaristica che si svolgerà nella basilica di san Pietro domenica prossima 2 giugno dalle ore 17.00 alle 18.00. Abbiamo scelto come espressione per dare significato a questo evento: "Un solo Signore, una sola fede", per testimoniare il senso di profonda unità che caratterizza questo momento. Sarà un evento che per la prima volta si realizza nella storia della Chiesa e abbiamo motivo di definirlo "storico". Le cattedrali del mondo per un’ora saranno sincronizzate sull’ora di Roma e saranno in comunione con il Papa nell’Adorazione Eucaristica. Abbiamo avuto un’adesione massiccia a questa iniziativa che si è estesa oltre le cattedrali e ha coinvolto intere conferenze episcopali, le parrocchie, le congregazioni religiose, specialmente i monasteri di clausura, e le associazioni. Difficile dare il numero esatto, ma sono certamente migliaia e migliaia le adesioni. Questo momento attesta la profonda pietà che nella Chiesa è presente nei confronti dell’Eucaristia il cui mistero rappresenta la fonte e il culmine di tutta la vita della Chiesa. Come si legge in Porta fidei: «Dobbiamo ritrovare il gusto di nutrirci della Parola di Dio, trasmessa dalla Chiesa in modo fedele, e del Pane della vita, offerti a sostegno di quanti sono suoi discepoli (cfr Gv 6,51). L’insegnamento di Gesù, infatti, risuona ancora ai nostri giorni con la stessa forza: "Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la via eterna" (Gv 6,27)». È a partire da questa considerazione che nell’organizzazione dell’Anno della fede si è pensato anche a questo evento. Certo, è il mistero eucaristico nella celebrazione della s. Messa che segna il momento culminante, ma come si sa, dal 1246 - anno in cui fu istituita per la prima volta a Liegi la Festa del Corpus Domini - l’adorazione della ss. Eucaristia si è progressivamente imposta nella vita della Chiesa fino a giungere ai nostri giorni pienamente attestata e solida.
Verificare le risposte che sono giunte da diverse parti del mondo è particolarmente interessante. Con vera commozione abbiamo letto le lettere di adesione giunte da diversi Pastori. Da Carpi (colpita proprio un anno fa dal terremoto) il vescovo ci ha scritto che "nella chiesa che sostituisce la cattedrale, nelle pochissime chiese parrocchiali agibili e in tutte le tende dove vivono tuttora le nostre parrocchie, si terrà l’adorazione". Le Isole Cook, Samoa e Honolulu si uniranno alle loro 5.00 del mattino, mentre nel punto più al nord, a Reykiavik in Islanda, saranno le 15.00. A queste Chiese particolari corrisponderanno le diocesi più australi come Sudafrica, Cile e Nuova Zelanda. Tutte le diocesi del Vietnam saranno unite a noi alle 22.00 ora locale, mentre tutte le chiese di Corea lo saranno a mezzanotte. Dall’Oceania ci giunge l’adesione per l’Adorazione che sarà fatta mentre saranno già nel 3 giugno, dall’una alle due del mattino; tra queste ci sarà Papua Nuova Guinea, le Isole Salomone, la diocesi di Agaña in Guam e di Wewak. Non sarà per queste Chiese solo un problema di veglia notturna, ma di superamento di tali e tante difficoltà per la mancanza di elettricità e di clima, che lasciano sbalorditi nel desiderio di adesione. Come ci attesta il vescovo: "La nostra gente nei villaggi non ha elettricità e in molte parrocchie è pericoloso camminare nel buio… questa è anche la stagione delle piogge e come se non bastasse molte delle nostre parrocchie e i villaggi negli ultimi quattro mesi sono state invase dall’acqua per lo straripamento del fiume…". Nonostante questo, saranno unite nella stessa ora di Adorazione. Non saranno assenti all’appuntamento le diocesi nelle Isole Galapagos o nel cuore della foresta Amazzonica, come il Vicariato di San José del Amazonas, così come tante Chiese dove la presenza dei cattolici è in forte minoranza come in Norvegia, Bangladesh, Irak, Burkina Faso, Russia, Giappone… tutti saranno sincronizzati sull’ora di san Pietro. Lo saranno le diocesi degli Stati Uniti e del Canada così come quelle dell’America Latina: dal Perù all’Argentina passando per il Nicaragua, la Colombia, l’Honduras, l’Ecuador e il Mexico. Tutte le diocesi asiatiche, dall’India a Taiwan, da Singapore alle Filippine per giungere a Israele, nei diversi fusi orari saranno unite a Roma. Non possiamo dimenticare, ovviamente, la partecipazione piena dall’Europa che si estende alla Lituania, all’Ucraina e alla Bielorussia e alle Diocesi Italiane che pressoché al completo, secondo le differenti tradizioni locali, parteciperanno all’Adorazione estendendo poi la preghiera alla processione tradizionale del Corpus Domini. Insomma, sarà un’ora di preghiera piena, di comunione fraterna e di sostegno alla fede di tutti.

Papa Francesco ha fatto giungere le intenzioni che ha desiderio siano tenute presenti in questa ora di preghiera. Esse sono così formulate:

"1. Per la Chiesa sparsa in tutto il mondo e oggi in segno di unità raccolta nell’Adorazione della SS. Eucaristia. Il Signore la renda sempre obbediente all’ascolto della sua Parola per presentarsi dinanzi al mondo sempre "più bella, senza macchia né ruga, ma santa e immacolata" (Ef 5,28). Attraverso il suo fedele annuncio, possa la Parola che salva risuonare ancora come apportatrice di misericordia e provocare un rinnovato impegno nell’amore per offrire senso pieno al dolore, alla sofferenza e restituire gioia e serenità.

2. Per quanti nelle diverse parti del mondo vivono la sofferenza di nuove schiavitù e sono vittime delle guerre, della tratta delle persone, del narcotraffico e del lavoro "schiavo", per i bambini e le donne che subiscono ogni forma di violenza. Possa il loro silenzioso grido di aiuto trovare vigile la Chiesa, perché tenendo lo sguardo fisso su Cristo crocifisso non dimentichi tanti fratelli e sorelle lasciati in balia della violenza. Per tutti coloro, inoltre, che si trovano nella precarietà economica, soprattutto i disoccupati, gli anziani, gli immigrati, i senzatetto, i carcerati e quanti sperimentano l’emarginazione. La preghiera della Chiesa e la sua attiva opera di vicinanza sia loro di conforto e di sostegno nella speranza, di forza e audacia nella difesa della dignità della persona".

Un secondo evento si svolgerà il 15-16 giugno dal titolo: "Credendo abbiano la vita". Lo abbiamo chiamato l’incontro dell’Evangelium vitae per attestare tutta la grande tematica che si sviluppa intorno all’impegno della Chiesa sulla promozione, rispetto e difesa della dignità della vita umana. Offrirà a tutti i credenti sparsi per il mondo l’opportunità di sentirsi rappresentati in questo momento di comunione tra le tante forze che si dedicano al "Vangelo della vita".
Papa Francesco presiederà la santa Eucaristia di domenica 16 giugno alle ore 10.30 con tutto il "popolo della vita" per rivolgere il suo messaggio e la sua attenzione anche ai tanti malati presenti alla celebrazione.Come per gli altri eventi, anche questo seguirà lo svolgimento ormai tradizionale per l’Anno della fede. Anzitutto, il pellegrinaggio alla Tomba di Pietro, che si terrà nel pomeriggio del sabato dalle 14.00 alle 17.00, mentre nel contempo e chi lo desidera potrà cogliere l’occasione per la celebrazione del sacramento della riconciliazione e per l’Adorazione eucaristica. Nella mattina di sabato 15 i diversi gruppi linguistici avranno una catechesi in differenti chiese di Roma. Per la lingua italiana la catechesi sarà offerta dal card. Camillo Ruini; per la lingua inglese dal card. Raymond Burke, Prefetto della Segnatura Apostolica; per il francese dall’arcivescovo di Rennes, S.E. Mons. Pierre d’Ornellas, mentre in lingua polacca da S.E. Mons. Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, dicastero che ha dato il suo significativo contributo nella realizzazione di questo evento insieme all’Accademia per la Vita. Il gruppo americano si è organizzato inoltre, nella mattinata di sabato, per un breve convegno condotto da Francis Beckwith, professore alla Baylor University in Texas e da Robert Royal, Presidente di Faith and Reason Institute in Washington D.C.
La sera del sabato 15 alle ore 20.30 si snoderà per via della Conciliazione una fiaccolata silenziosa per richiamare l’attenzione sul tema della vita umana e del suo valore intangibile. Raggiungerà piazza san Pietro dove si concluderà con alcune significative testimonianze. Ad oggi hanno già fatto pervenire la loro consistente adesione diversi gruppi provenienti da Italia, Usa, Germania, Giappone, Ungheria, Romania, Spagna, Francia, Canada, Nuova Zelanda, Argentina, Gran Bretagna, Belgio, Slovacchia, Costa Rica, Portogallo e Australia. Saranno presenti famiglie, conferenze episcopali, diocesi, parrocchie, ordini religiosi, seminaristi, organizzazioni umanitarie e sanitarie come l’Ordine di Malta, movimenti, universitari, associazioni dall’Unitalsi alla Croce Rossa, organizzazioni Pro-Life e tanti gruppi e persone che hanno a cuore la promozione e difesa della vita senza una particolare appartenenza associativa o confessionale.