Anno della Fede, concerto in Aula Paolo VI. Messaggio del Papa: pausa che eleva l'animo

22-06-2013

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2013-06-23 Radio Vaticana

Gran concerto di musica classica, ieri sera in Aula Paolo VI in occasione dell’Anno della Fede. A esibirsi, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dal maestro Juraj Valčuha, e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretto dal maestro Ciro Visco. Tra i brani eseguiti anche la Sinfonia n.9 di Ludwig van Beethoven. Prima del concerto, promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, il saluto del presidente del dicastero, mons. Fisichella, che ha letto anche alcune parole di ringraziamento inviate da Papa Francesco, che non ha potuto presenziare all’evento "per impegni urgenti ed improrogabili". Nel messaggio, il Pontefice parla del concerto come di "un momento di pausa e di elevazione dell’animo", che "suscita in tutti noi sentimenti ed emozioni che ci spingono alla riflessione. Il servizio di Cecilia Seppia:
La musica come strumento di fede per rendere Gloria al Creatore, come volano di unità e di fratellanza, come arte che accompagna la preghiera e ha dato voce nei secoli alla bellezza dell’incontro con Dio: così mons. Rino Fisichella, ha presentato il concerto davanti a centinaia di partecipanti, sottolineando come nell’Anno della Fede, fosse importante ricordare che il cristianesimo è sempre stato e continua ad essere promotore di cultura. “Se non ci fosse stata la fede in Cristo – ha spiegato il presule – migliaia di spartiti musicali sarebbero rimasti in bianco. E invece il mistero della vita e della morte di Gesù così come la preghiera della Chiesa hanno provocato la mente di uomini e donne geniali e dato avvio ad una millenaria e feconda storia di musica sacra”, diventata patrimonio dell’umanità. Proprio questa musica oggi sta riconquistando il cuore dei giovani che in essa trovano uno spazio privilegiato per la meditazione, ma anche un impulso alla nuova evangelizzazione.
La musica unisce e sa andare oltre le differenze, quindi spiana i cuori ad accogliere nel silenzio l’invito a trascendere noi stessi per riconoscere la presenza di Dio. Quindi da mons. Fisichella, l’esortazione a vivere la gioia che essa sa trasmettere e a fare nostre le parole della Nona Sinfonia di Beethoven. “Diventiamo tutti fratelli perché certamente sopra le stelle deve abitare un Padre che ci ama”. Nell’indirizzo di saluto di Papa Francesco, il grazie all’Orchestra e a tutti coloro che hanno reso possibile il concerto e l’apprezzamento per questa monumentale opera capace, scrive il Pontefice, di farci vivere non solo un momento di pausa ed elevazione dell’animo, ma che anche di suscitare in tutti noi sentimenti che ci spingono alla profonda riflessione.